I fattori cruciali per la conservazione dei vini rosati

Per limitare al massimo l’evoluzione del vino rosato nel tempo, è importante determinare quali fattori influenzano maggiormente la sua conservazione e in che misura è possibile controllarli.

Tra il confezionamento e l’arrivo sulla tavola del consumatore, una bottiglia di rosato è soggetta a diversi fattori che possono modificarne le caratteristiche, sia nel colore, nell’espressione aromatica o nell’equilibrio in bocca. Questo è tanto più vero se il periodo di stoccaggio o di spedizione è lungo, se le condizioni di conservazione non sono ottimali oppure se si impiega vetro trasparente all’imbottigliamento.

Tre fattori principali hanno un impatto sull’evoluzione delle caratteristiche di un vino rosato durante la sua conservazione:

  1. l’ossigeno disciolto nel vino al momento del confezionamento, quello presente nello spazio di testa, oppure la frazione che passa attraverso la chiusura impiegata.
  2. il livello di SO2 libera nel vino al momento del confezionamento;
  3. la temperatura durante lo stoccaggio e durante i trasporti.

Uno studio condotto nel 2022 dall’Institut Français de la Vigne et du Vin, condotti da una parte al Centre du Rosé su rosati di Provenza prelevati dalle cantine partner del Var, e dall’altra parte alla cantina sperimentale di Inter Rhône su rosati delle Côtes-du-Rhône e di Tavel, hanno permesso di studiare l’effetto combinato di questi tre parametri sull’evoluzione del vino in bottiglia. Sono stati testati diversi livelli di dosaggio di SO2 libera e di ossigeno disciolto al momento dell’imbottigliamento (confezionamento inerte o meno), così come due tappi sintetici con diversa permeabilità all’ossigeno. Una volta confezionati, questi rosati sono stati stoccati per poco più di un anno a 15°C o a 20°C, analizzati e degustati regolarmente.

Qual’è l’impatto dei 3 fattori sulla qualità sensoriale e gustativa dei rosati?

Dopo diversi mesi di conservazione, una giuria di professionisti ha percepito differenze tra i vini della Provenza in base al livello di SO2 libero all’imbottigliamento, i risultati si possono riassumere come segue:

Dopo diversi mesi di conservazione, sono state percepite differenze significative nei vini in base ai livelli di SO2 e alla permeabilità del tappo.

I vini meno solfitati tendevano ad avere note più intense di frutta matura, mentre quelli più solfitati mostravano maggiore equilibrio in bocca ma meno intensità aromatica.

Le variazioni di temperatura durante il trasporto influenzano notevolmente la qualità del vino.

Esperimenti di simulazione di trasporto hanno evidenziato che temperature elevate tendono rendere più scuro il colore del vino rosato.

Una conservazione in cantina tra 4°C e 15°C limita l’evoluzione degli aromi e l’apparizione di pigmenti gialli.

In conclusione, appare che i tre fattori solfiti, ossigeno e temperatura influenzano ciascuno l’evoluzione del rosé durante la sua conservazione. Basta che uno di essi sia fortemente carente o estremo, per annullare l’effetto degli altri due. Da qui l’importanza di considerare questi tre parametri insieme e di mirare al miglior equilibrio possibile. Ciò passerà in particolare attraverso un buon controllo delle condizioni di imbottigliamento, la scelta di un tappo adatto al circuito di commercializzazione e il controllo della temperatura di trasporto e di stoccaggio.

Quali sono i vantaggi che ti offrono i servizi di imbottigliamento di Tecnobolle per mantenere la qualità dei vini rosati?

I servizi offerti da Tecnobolle comprendono un’innovativa tecnologia di rimozione dell’ossigeno disciolto mediante un’innovativa tecnologia a membrana, che non prevede lo strippaggio con gas inerte, proteggendo il profilo sensoriale del vino.

La tecnologia innovativa impiegata utilizza una membrana idrofobica a fibra cava per lo scambio gassoso nel vino. Il gas fluisce all’interno delle fibre, mentre il vino circola esternamente in direzione opposta. Questo processo, avvenendo per differenza di concentrazione e pressione parziale dei gas, permette di regolare la concentrazione dei gas nel vino senza contatto diretto tra il gas e il vino: il risultato è la possibilità di eliminare completamente l’ossigeno disciolto. Considerando che 1 ppm di ossigeno disciolto ossida rapidamente 4 ppm di solforosa libera, per la conservazione di vini rosati il trattamento pre imbottigliamento che permette di eliminare l’ossigeno disciolto cosente:

di mantenere la concentrazione di SO2 più bassa

di migliorare la conservabilità del vino

di evitare ossidazioni che possono compromettere sia il colore sia il profilo aromatico del vino rosato.

I nostri tecnici eseguono un attento controllo delle condizioni di imbottigliamento e di tappatura, operando l’inertizzazione con gas inerti e tappatura sottovuoto, al fine di garantire tassi di ingresso di ossigeno nella bottiglia limitati, al fine di garantire la massima qualità di confezionamento.